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Whitepaper

Difficoltà: intermedio

Argomento: tecnologia


DEFINIZIONE

Il whitepaper, traducibile in italiano con Libro bianco anche se spesso viene usato il termine inglese, è un documento informativo solitamente emesso da un soggetto, un'azienda o un'organizzazione per presentare le caratteristiche di una soluzione, prodotto o servizio che ha ideato, offre o intende offrire.

Il 31 Ottobre 2008 Satoshi Nakamoto con un messaggio nella mailing list Cryptography annuncia che sta lavorando ad un nuovo sistema di contanti elettronici completamente peer-to-peer, senza terze parti fidate e pubblica il whitepaper di Bitcoin, un pdf di 9 pagine dal titolo: "Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System".

I whitepaper dovrebbero essere dei documenti di specifiche tecniche anche se spesso sono scritti come documenti di promozione e marketing per invogliare o persuadere i potenziali clienti a saperne di più o ad acquistare un particolare prodotto, servizio, tecnologia o metodologia. Nel mondo delle criptovalute, i whitepaper sono usati come mezzo per descrivere la struttura, il piano e la concezione di una rete blockchain.

Nel caso di Bitcoin, il white paper è un documento molto importante in termini storici e un documento molto importante in termini di trasmissione dei concetti più basilari alla base della progettazione di Bitcoin come sistema astratto, ma non ha effettivamente definito e conseguentemente creato la rete Bitcoin: la nascita di Bitcoin avviene infatti circa due mesi dopo con il rilascio del programma e del suo codice, e il 3 gennaio 2009 con la creazione del primo blocco della blockchain bitcoin, il Genesis block.

Nel white paper c'è solo una descrizione di alto livello di alcuni concetti, in particolare viene esaminato in modo estremamente semplificato la una soluzione al problema della double spend, ma non esiste un'analisi approfondita del protocollo generale e della struttura della rete, non esiste una definizione completa del protocollo stesso e gran parte del protocollo non è nemmeno menzionato nel documento. Il termine script neanche compare nel white paper, eppure è una componente fondamentale nel modo con cui i bitcoin possono essere spesi, o meglio trasferiti attraverso la creazione di transazioni e script di blocco e sblocco. Anche la proof of work nel white paper non viene descritta in termini di dettagli importanti quali il periodo di difficoltà, il numero di blocchi in media

Alcune cose delle quali parla il white paper Bitcoin non sono mai state nemmeno implementate come descritte, quali ad esempio i client SPV Simplified Payment Verification che dovrebbero ricevere degli avvisi dai nodi della rete quando questi incontrano un blocco non valido.

Satoshi scrisse il codice del programma Bitcoin prima di scrivere il whitepaper. Nelle sue prime e-mail, Satoshi menziona che aveva lavorato sul codice Bitcoin per 2 anni prima di pubblicare il whitepaper: "In realtà ho fatto questo tipo di operazione al contrario. Ho dovuto scrivere tutto il codice prima di potermi convincere."

Parti del whitepaper non sono più rilevanti, nel corso degli anni sono cambiate così tante cose che gli sviluppatori di Bitcoin mantengono una sorta di elenco ufficiale delle incongruenze e imprecisioni nel white paper di Bitcoin.

Craig Steven Wright, che aveva affermato di essere Satoshi Nakamoto e che poi è stato condannato per il fatto di non esserlo, era riuscito nel 2021 con una causa legale a impedire ai residenti del Regno Unito (UK) di accedere al whitepaper presente su alcuni siti quali bitcoin.org

I Whitepaper secondo il MiCA

Il regolamento europeo MiCA si riferisce così ai whitepaper:

Quando si effettua un'offerta pubblica di cripto-asset, diversi da ART asset-referenced token o EMT token di moneta elettronica, nell'Unione o quando viene chiesta l'ammissione di cripto-asset alla negoziazione su una piattaforma di negoziazione per tali cripto-asset, gli offerenti o le persone che chiedono l'ammissione alla negoziazione dovrebbero produrre, notificare alla loro autorità competente e pubblicare un documento informativo ("un whitepaper sui cripto-asset") contenente informazioni obbligatorie. Tale whitepaper sui cripto-asset dovrebbe contenere informazioni generali sull'emittente, l'offerente o la persona che chiede l'ammissione alla negoziazione, sul progetto da realizzare con il capitale raccolto, sull'offerta pubblica di cripto-asset o sulla loro ammissione alla negoziazione su una piattaforma di negoziazione per cripto-asset, sui diritti e gli obblighi legati ai cripto-asset, sulla tecnologia sottostante usata per tali attività e sui rischi correlati. Tuttavia, non si prevede che il whitepaper contenga una descrizione di rischi che sono imprevedibili e che è molto improbabile che si concretizzino. Le informazioni contenute nel white paper sugli asset crittografici e nelle comunicazioni di marketing, compresi i messaggi pubblicitari e il materiale di marketing, anche attraverso nuovi canali come i piattaforme di social media, devono essere corrette, chiare e non fuorvianti. I messaggi pubblicitari e il materiale di marketing dovrebbero essere coerenti con le informazioni fornite nel whitepaper sui cripto-asset cripto-asset.


aggiornato il 2024-10-31